Quale generatore di corrente scegliere? La guida all'acquisto

Sei in cerca di un generatore di corrente e ti stai chiedendo quanto costa, dove comprarlo e, soprattutto, quale modello scegliere?

Per i "non addetti ai lavori" non è semplice orientarsi tra la ricca offerta presente sul web. Proprio per questo, nella breve guida che stai leggendo, troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno per scegliere la tipologia di gruppo elettrogeno più adatta alle tue esigenze e con il miglior rapporto qualità/prezzo.

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Come scegliere il generatore di corrente

Di seguito, trovi una descrizione degli aspetti principali da prendere in considerazione nella scelta di un generatore di corrente.

Tipologia di utilizzo

Il primo parametro da considerare nella scelta di un generatore di corrente riguarda la destinazione d'uso. In generale, è possibile distinguere tre principali campi di applicazione: domestico, professionale e cantieristico.

I generatori di corrente per uso domestico sono progettati per sopperire alle interruzioni dell'energia elettrica in casa ed alimentare gli elettrodomestici casalinghi. Questa tipologia di gruppi elettrogeni trova impiego anche nei piccoli lavori di bricolage o di giardinaggio, risolvendo l'eventuale problema della mancanza di prese di corrente all'aperto.

I gruppi elettrogeni professionali presentano caratteristiche che li rendono indicati per un uso prolungato nel tempo. I modelli di fascia alta possono rimanere in funzione anche per molte ore consecutive, garantendo sempre una tensione costante. Di norma, la potenza elettrica dei generatori ad uso professionale è maggiore rispetto a quella dei modelli per uso domestico.

I generatori per cantieri rappresentano una tipologia particolare di gruppo elettrogeno professionale. Caratterizzati da grandi dimensioni e da un'elevata potenza in uscita, questa categoria di generatori consente di alimentare macchinari e strumenti di lavoro con un assorbimento elettrico particolarmente importante.

Alimentazione

I generatori trasformano l'energia meccanica in energia elettrica, grazie al lavoro prodotto da motori a benzina oppure diesel.

Il quesito sorge spontaneo: quale tipologia scegliere tra gruppi elettrogeni a benzina e diesel?

In questo caso, non esiste una risposta univoca, in quanto le due tipologie di alimentazione presentano pro e contro che li rendono più o meno indicati in base alla destinazione d'uso prevista.

I generatori di corrente a benzina presentano in genere costi più convenienti (bilanciati tuttavia da quelli del combustibile che risultano maggiori) e garantiscono una buona affidabilità in fase di avvio, anche in presenza di temperature particolarmente rigide. Di contro, la benzina tende a subire un processo di degradazione piuttosto rapido e non è raro che le impurità così prodotte portino ad ostruzioni dei filtri e al blocco del generatore. Ne consegue la necessità di un'attenta manutenzione se si intende evitare di incappare in problemi proprio al momento del bisogno.

I generatori diesel offrono come vantaggio proprio la ridotta necessità di manutenzione, a cui si aggiunge la lunga autonomia e, in generale, l'alta affidabilità garantita. Al contrario della benzina, il gasolio può essere conservato anche per lunghi periodi di tempo senza alcun pericolo di danneggiare il gruppo elettrogeno.

In genere, i generatori di corrente a benzina sono consigliati per l'impiego in ambito domestico, mentre quelli diesel per l'uso professionale. L'avanzamento delle tecnologie, tuttavia, ha reso questa distinzione sempre più labile e, oggi, è possibile trovare in commercio modelli di generatore a benzina o diesel adatti ad ogni tipologia di impiego.

Potenza elettrica

La massima potenza elettrica generata dal gruppo elettrogeno è ovviamente uno dei parametri fondamentali da prendere in considerazione. Per essere sicuri di disporre di tutta l'energia elettrica necessaria, occorre orientare la propria scelta su un modello di generatore con una potenza adeguata all'assorbimento degli elettrodomestici/strumenti di lavoro che si intende alimentare.

Per ricavare questo dato, occorre consultare i manuali di istruzioni/libretti tecnici delle apparecchiature destinate ad essere collegate al generatore, sommando i diversi valori di assorbimento, così da giungere ad una stima della potenza che il gruppo elettrogeno dovrà essere in grado di erogare.

Nei modelli progettati per l'uso casalingo, la potenza può oscillare tra i 2 e i 3 kW (2,5 – 3,75 kVA), in sostanza ricalcando quella della rete elettrica domestica. Attenzione: se intendi acquistare un generatore da utilizzare in casa, assicurati che sia equipaggiato di tecnologia inverter (fondamentale per l'erogazione di corrente elettrica alternata, ovvero quella impiegata dai comuni elettrodomestici).

Nei generatori di corrente professionali e cantieristici, la potenza elettrica aumenta, fino a raggiungere valori massimi prossimi ai 32 kW (40 kVA).

Corrente monofase o trifase

I gruppi elettrogeni possono essere ulteriormente distinti in due categorie, a seconda del tipo di corrente erogata: quella dei generatori monofase e quella dei generatori trifase.

In sostanza, la prima tipologia di generatore presenta una o più prese che erogano corrente elettrica monofase con una tensione pari a 230 V, mentre la seconda è dotata di una o più prese che erogano corrente elettrica trifase con una tensione di 400 V (a cui di norma si aggiungono comunque anche prese monofase a 230 V).

I generatori monofase sono normalmente più che sufficienti a soddisfare le esigenze degli impieghi domestici o hobbistici, mentre quelli trifase trovano applicazione soprattutto in ambito professionale.

Rumorosità

I motori dei generatori di corrente, una volta in funzione, inevitabilmente producono una certa quota di rumore, un aspetto che occorre sempre tenere in considerazione, specie se si intende utilizzare il gruppo elettrogeno nell'ambito di un centro abitato e per periodi di tempo prolungati.

La rumorosità rilevata a 7 metri di distanza dal generatore in funzione è pari a circa 70 – 75 dB (paragonabile all'inquinamento acustico prodotto da un aspirapolvere) nei modelli base, privi di accorgimenti finalizzati a ridurre l'emissione di rumori.

Il livello di rumore prodotto si riduce nei generatori di tipo "silenziato" e diminuisce ulteriormente quando si prendono in considerazione quelli "supersilenziati". I costi dei gruppi elettrogeni equipaggiati con tecnologie per l'assorbimento dei rumori sono in genere maggiori, ma tale è anche il livello di comfort assicurato nel corso dell'utilizzo.

Generatore di corrente: quanto costa?

Quanto costa acquistare un generatore di corrente?

Il prezzo di un gruppo elettrogeno può variare da poche centinaia a diverse migliaia di euro, sulla base di varie caratteristiche, tra cui:

• tipo di alimentazione
• caratteristiche del motore
• potenza elettrica massima
• tipologia di corrente erogata (monofase e/o trifase)
• autonomia
• livello di silenziosità

Le fasce di costo per tipologia di gruppo elettrogeno oscillano tra:

• dai 530 ai 4.500 euro per i generatori monofase a benzina
• dai 1.300 ai 7.000 euro per i generatori monofase diesel
• dai 350 ai 2.800 euro per i generatori monofase a benzina silenziati
• dai 3.700 ai 7.700 euro per i generatori monofase diesel silenziati
• dagli 850 ai 1.300 euro per i generatori monofase a benzina silenziati con inverter
• dai 2.300 ai 2.770 euro per i generatori monofase a benzina supersilenziati
• dai 3.300 ai 13.600 euro per i generatori monofase diesel supersilenziati
• dai 1.000 ai 5.400 euro per i generatori trifase a benzina
• dai 1.900 ai 6.200 euro per i generatori trifase diesel
• dai 1.400 ai 4.000 euro per i generatori trifase a benzina silenziati
• dai 7.600 agli 11.500 euro per i generatori cantieristici monofase/trifase diesel

Generatore di corrente: dove comprare

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